Il bosco da remi di San Marco   41443
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Aufnahmestandort: Cansiglio - Pizzoc (1350 m)      Fotografiert von: Alvise Bonaldo
Gebiet: Italy      Datum: 3.3 2019
La foresta di faggi del Cansiglio, nelle Prealpi trevigiane tra la pianura e la valle del Piave, fin dal 1500 è stata messa sotto il diretto controllo dell'Arsenale della Serenissima per la fornitura di alberi destinati a diventare remi per le galee. Al centro della foresta c'è un vastissimo polje, una piana priva di alberi ricca di foibe e inghiottitoi. La particolarissima conformazione del massiccio rende possibile l'inversione termica: la piana è fredda e circondata da conifere, mentre le latifoglie risalgono i fianchi del catino fino a quote elevate.
Il Cansiglio è sempre uno spettacolo: in autunno il contrasto tra il verde degli abeti e il rossobruno dei faggi e delle foglie a terra è di un cromatismo stupefacente.

The beech forest of Cansiglio, in the Treviso Pre-alps between the Veneto plain and the Piave valley, has been placed under the direct control of the Serenissima Arsenal since the 1500s for the supply of trees destined to become oars for the galleys. At the center of the forest there is a vast polje, a karst plain full of sinkholes. The very particular shape of the massif makes the thermal inversion possible: the plain is cold and surrounded by conifers, while the broad-leaved trees go up the sides of the basin up to high altitudes.
The Cansiglio forest is always a show: in autumn the contrast between the green of the spruces and the red-brown of the beeches and the leaves on the ground gives an amazing chromaticism.


https://en.wikipedia.org/wiki/Cansiglio
https://it.wikipedia.org/wiki/Cansiglio

Fuji X E1 + XC 16-50, 13 jpeg verticali
esposizione manuale, ISO 100, 1/125 sec., f/4

Kommentare

La tua descrizione del Cansiglio con impiego di nomenclatura slava mi fa riandare al 2005, quando mi capitò di fare un tappone Pizzoc - Parenzo di 270 km. Non so se hai presente la Lisbona - Leningrado nel Bar Sport di Stefano Benni - bene, Pizzoc-Parenzo non fu rocambolesca a quei livelli, tranne magari quando mi trovai a mia insaputa sui viadotti delle tangenziali di Trieste, ma nella pianura friulana c'era un'afa boia (NB: in slavo "boja" significa "del colore" ma a questo stadio la narrazione risiede ancora in Italia) e già pregustavo la doccia che avrei fatto all'arrivo. Solo che... gli amici che andavo a trovare alloggiavano in un camping di naturisti, che da sempre apprezzano per la sua rilassatezza, ma io - novizio alla tipologia - non sapevo che in questi campeggi vigesse una norma secondo la quale gli uomini soli possono entrare solo in presenza dei loro "invitatori". Ora, siccome i miei quella sera erano fuori in pizzeria (arrivavo infatti senza un qualche preavviso che sarebbe andato a detrimento della natura rocambolesca e picaresca del tutto) dovetti rassegnarmi a piantare la tenda fuori e rigirarmi tutta la notte nel mio untume!
Siamo proprio a livello di gossip - confido anche di avere usato un lessico del tutto tetragono a Google Translator. La notte sotto le stelle sul Pizzoc era invece stata splendida, il sole si era posato proprio nella forcella fra le mie due montagne di casa, Fravort e Gronlait.
Tutto ciò che gravita intorno a Belluno, comunque, è davvero straordinario.
Saluti
Alberto.
07.03.2019 11:41 , Pedrotti Alberto
Trovo 
più di un link tra questi posti e i "tuoi" - a cominciare dal relitto etnolinguistico cimbro di Vallorch. Inoltre spero di non essere l'unico a seguire le tracce delle tue "avventure" (per usare un eufemismo...) che tu ogni tanto semini nei tuoi commenti. Una tappa Pizzoc - Parenzo stroncherebbe chiunque!
Ciao, Alvise
07.03.2019 14:53 , Alvise Bonaldo
Seems that beech forests are a feature common for both North and South of Italy. Cheers, Martin
07.03.2019 19:46 , Martin Kraus
Due anni dopo ho fatto una specie di ripetizione al nord con un tappone Osnabrück - Brocken, appena un po' piú lungo, e con la cima stavolta nel finale - arrivo in salita, dunque, ma in solitaria comunque piú rilassato che al Giro o al Tour. Avevo l'ambizione di vedere l'alba dal Brocken, sul quale ero già stato quattro anni prima, senza grandi risultati. (In quell'occasione poi ero andato a consolarmi giú sul Parnaso, tirando dritto dalla Germania alla Grecia attraverso la Dalmazia). Ma anche all'alba non vidi nulla. Come scrive anche Heine, dal Brocken non si vede sostanzialmente un c***.
Dal Pizzoc e dal Visentin invece si vede tanta roba.
A proposito, tu che sei veneziano: la conosci la canzone satirica dei Belumat, "I veneziani", con questi ultimi che se ne vanno su per il Visentin?
07.03.2019 21:59 , Pedrotti Alberto

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Alvise Bonaldo

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