Moon over the Khumbu   51858
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16 Lobuche, 6145
17 Nirekha, 6169

Details

Location: Kala Pattar (5590 m)      by: Pedrotti Alberto
Area: Nepal      Date: 23-04-2019
This panorama, the first of the day, was shot on the tripod that one sees in N.25671.
At that time I was alone on the summit, since I had long overtaken the sparse parties already en route from Gorak Shep, and the big masses were to come somewhat later.
To be precise, this is not the true summit, since in the darkness I guessed that I could be filled with poles and flags (as it indeed was), thus pointing to this other spot on the summit ridge.

Position: 27.99472 86.8283
Larger: http://bit.ly/2MjS8ZH

Comments

Scusa Alberto 
Sbaglio o vedo dei puntini di luce (sembrerebbero frontali, oppure luci di campo) giusto fra la spalla sud ovest dell'Everest e il Nuptse? oppure si tratta di artefatti digitali?
Adesso che ho guardato la foto in formato pieno sono certo; si tratta di frontali che risalgono la Icefall del Khumbu. Confermi?
Ciao, Alvise
2019/10/30 09:25 , Alvise Bonaldo
Sí, se tu segui il link e guardi, nell'album del 23-04, la foto immediatamente precedente, non hai dubbi, anche senza cavarti gli occhi. Mi pare che in quei giorni, mi diceva Dendi Sherpa il quale era in contatto con i suoi colleghi, stavano montando il Campo III, se non erro a 7300 metri sullo Sperone dei Ginevrini - il Campo IV è quello del Colle Sud.
Ieri 29 ottobre Nirmal Purja ha concluso, con lo Shisha Pangma per il quale i cinesi lo avevano tenuto in sospeso fino all'ultimo, l'impresa di salire i 14 Ottimila nel giro di sette mesi. Tutto iniziò proprio quel 23 aprile: mentre io stavo col cavalletto a far foto sul Kala Pattar, lui saliva il primo della serie, l'Annapurna...
La famosa immagine con tutti in coda sulla cresta finale dell'Everest è stata scattata da lui (che probabilmente li avrá sorpassati tutti) il 22 maggio. Quel giorno io ero sotto l'Annapurna, al Grande Lago Ghiacciato di Herzog, il Tilicho.Il pomeriggio stesso avrebbe salito il Lhotse, per poi farsi elicotterare al CN del Makalu, che avrebbe salito il 24 maggio. Io ero sul Thorung La, il passo a 5400 metri sul circuito dell'Annapurna, e avrei appreso dell'impresa di Everest-Lhotse-Makalu in tre giorni la sera stessa, al santuario di Muktinath.
Chissà quante descrizioni usciranno dell'impresa, io mi sono guardato questa, sebbene piena di errori, basti per tutti il mese sbagliato dell'ultima ascensione, ma gli articoli di alpinismo sui giornali italiani sono sempre buttati giú in fretta da incompetenti:
https://www.corriere.it/cronache/cards/nirmal-purja-ce-l-ha-fatta-14-ottomila-7-mesi/impresa_principale.shtml
2019/10/30 10:00 , Pedrotti Alberto
Giusto ieri sera ho sentito dell'impresa 
Con la solita sciocca "tempestività" dell'informazione tradizionale (per la quale sembra che tutto accada "proprio nel momento" in cui la notizia viene data) si è saputo delle salite dello sherpa. quello che però mi ha stupito (mi stupisce sempre) è la "tranquillità" di quelle persone, la loro connaturata spiritualità... poi naturalmente il vacuo giornalista di turno ha avuto modo di paragonare i sei-sette mesi dello sherpa con i quattordici (mi pare) anni di Messner... questo significa non capire nulla di alpinismo. Ma non deve stupire: in Italia non si capisce nulla non solo di alpinismo ma nemmeno di Alpi, e di montagna in generale. l'Italia è un Paese fatto di montagne, che però di sé ha un'immagine di pura pianura e mare... che tristezza.
Ciao, Alvise
2019/10/30 10:24 , Alvise Bonaldo
Io non penso che Messner, alla sua ormai "epoca", abbia fatto cosa da poco. Detto questo, ascolto anche l'opinione degli storici dell'alpinismo anglosassoni, i quali in buona sostanza dicono: Ma se questo in ognuno dei suoi innumerevoli libri scrive di aver avuto allucinazioni, di aver percepito un compagno che non c'era etc., perché non se ne stava a casa sua? Dato che per esempio Stephen Venables, dopo aver salito la parete Kangshung (!!!), ha bivaccato all'addiaccio sotto la cima sud dell'Everest, se non erro a 8580 metri, e di questo rimane solo la foto di lui seduto sulla neve, al mattino, con la frontale tutta ghiacciata: nessuna allucinazione.
Io, che non sono nulla, e per questo mi reputo un campione significativo, quella volta che mi sono trovato alle 17 di pomeriggio a 7500 metri, solo con lo spettro di Brocken, pensavo: oddio, chissà cosa mi succede adesso, se a Messner che è Messner poco piú su è successo questo e questo. Invece nulla: anzi, ho avuto anche l'agio di percepire le scatore che giravano perché le nuvole tardavano ad alzarsi e non mi lasciavano scattare un panorama (che avrebbe forse ricevuto una sua dozzina di likes). Ma tale percezione avviene anche a quote piú basse - e non è un'allucinazione, putroppo...
Insomma, stiamo a vedere prossimamente come questo "venderà" l'impresa. Non mi sorprenderebbe che lo facesse con grande naturalezza, senza esagerazioni. Però dico stiamo a vedere, perché una cosa è l'uomo, un'altra tutti i falchi e gli avvoltoi che gli girano attorno - e, questo punto, credo che a questo gliene gireranno intorno parecchi!
2019/10/30 10:45 , Pedrotti Alberto
SOno d'accordo con te su Messner, mi sono forse espresso male. 
Intendevo dire appunto che non si può paragonare il pionierismo di Messner alle prestazioni atletiche dei giorni nostri. Ciò che ha fatto Messner resta eccezionale nonostante il fatto che adesso gli alpinisti di punta salgano il K2 per così dire "in giornata".
Ciao, Alvise
2019/12/03 10:09 , Alvise Bonaldo

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