Catena di Cima Dodici   23225
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Labels

1 Cima Isidoro, 1912
2 Punta Molina, 1920
3 Colazzo, 1675
4 Naso di Dante
5 Civerone
6 Caldiera, 2124
7 Stol del Prete
8 Val Porsidia
9 Campivelo, 1729
10 Cima Castelnuovo, 2215
11 Cima del Pra, 2213
12 Vallon dei Morti
13 Cima Undici, 2228
14 Vallon de le Trappole
15 Vallon de le Dodese
16 Intersezione Dodese - Viazzo
17 Cima Dodici, 2334
18 Panorama APA-32647
19 Lama Gialla
20 Val Fassinera
21 Busa Caldiera
22 Monte Trentin, 2327
23 Bocchetta Kempel, 2144
24 Pausa del Kempel
25 Porta Trentina
26 Cima Portule, 2310
27 Vallon del Kempel
28 Porta Renzola

Details

Location: Maso Ganarini (1045 m)      by: Pedrotti Alberto
Area: Italy      Date: 05-08-2017
Quite a routine view, but I like it nevertheless.
Larger: https://goo.gl/sVX7Yu

Comments

Mi sembra 
che si noti molto bene l'aereo spigolo nord dalla cui base se non sbaglio hai scattato una panoramica postata su AP. Lo spigolo oppone difficoltà alpinistiche? A che altezza corre il viaz a mezza parete da te citato in un'altra panoramica?
Ciao, Alvise
2017/08/07 15:47 , Alvise Bonaldo
Se non ti metti filologicamente contro i singoli saltini di roccia, ma accetti come compromesso qualche piccolo aggiramento, lo spigolo non presenta difficoltà.
Puoi anche studiartelo sasso per sasso ingrandendo https://goo.gl/ATWHAr
Forse la cosa piú delicata è indovinare la giusta cengetta che segna l'intersezione del Vallon delle Dodese con il Viazzo.
Quest'ultimo è facilmente intuibile nella foto qui sopra, in mezzo alla fascia di mughi che sui 1700-1900 separa la fascia rocciosa inferiore da quella sommitale. Si sviluppa da Porta Renzola, detta anche Bocchetta Lanzoletta, e sita proprio all'estremità destra del panorama, fino al Baito di Campivelo - ora ho messo in rosso tutte le etichette afferenti al Viazzo.
Una volta studiai un possibile prolungamento fino allo Stol del Prete, dove passa il Sentiero della Caldiera che sale anch'esso da fondovalle. Però in uno stesso giorno:
- dallo Stol calai nel fondo della temibile Porsidia dove, in mezzo alla ghiaia di un ripiano, credetti e credo di aver visto spuntare anche una vecchia bomba. Evitando di pestare sulla bomba (non si sa mai), risalii il vallone fino a un punto X;
- da Campivelo seguii una cengia verso est, dove vidi anche dei vecchi chiodi, arrivando a un punto Y affacciato sul fondo del vallone.
Unico problema, X e Y erano separati da una paretina di roccia quasi verticale e friabilissima, affrontabile credo solo sotto forma di breve calata in doppia.
Poi dallo Stol del Prete un traverso non segnato permetterebbe di raggiungere il baito che c'è sul Colazzo, per il quale sale un altro sentiero non segnato da fondovalle: Mesole - Cafelon - Cafeloto - Colazzo - Ortigara. A metà strada del traverso trovi il Baito dell'Aia di Val Caldiera, volgarmente detto anche Baito dei Castelnovati, dal quale un sentiero veramente estremo (comincia con un tratto di corda fissa in mezzo al bosco, da tanto è ripido il pendio!) permette di scendere in Val Coalba, dietro il Civerone.
Ma qui il racconto si è ormai inoltrato nei recessi piú sconosciuti - e forse piú gelosamente custoditi dagli ormai pochi conoscitori - della catena. A proposito, ogni tanto mi chiedo: ma i giovani d'oggi, cresciuti davanti allo schermo di un telefonino, cosa sapranno di tutto ciò? Non dico l'essenza, ma forse nemmeno l'esistenza!
2017/08/08 23:01 , Pedrotti Alberto

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Pedrotti Alberto

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